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MARINA LENTI

Dal 2009, curiosità e approfondimenti sul mondo di Harry Potter e sul genere Fantastico

LA PIU’ GRANDE AVVENTURA – FIGURE DEL TEMPO NELLE STORIE DI PETER PAN E HARRY POTTER

Un saggio italiano freschissimo di stampa (uscito alla fine di luglio), che mette di nuovo a confronto le due figure di Peter Pan e di Harry Potter.

Uno spunto che, se ben sviscerato (a differenza di quanto fece la Isabelle Canì col suo Harry Potter o l’anti-Peter Pan), può arricchire moltissimo le chiavi di lettura delle due opere.

Spero di riuscire a intervistare a breve l’autore, in modo da scoprire qualcosa in più, ma intanto eccovi i dettagli attualmente disponibili.

 

LA QUARTA DI COPERTINA

Le storie di Peter Pan e di Harry Potter hanno a che fare col tempo, col suo potere corrosivo e determinante, col suo lavoro essenziale, oscuro ed enigmatico. Di conseguenza, è possibile leggere quelle storie come esemplari illustrazioni letterarie del ruolo che il tempo assume nella costituzione della nostra esistenza e della nostra identità. L’esito tradizionale di una tale lettura propone due modelli sostanzialmente inconciliabili: alla rabbiosa nostalgia che pervade Peter Pan di fronte all’ineluttabile processo di abbandono dell’età infantile, Harry Potter contrappone la celebrazione di un lungo e doloroso percorso di formazione. Tuttavia, un’analisi più attenta dei racconti e della loro struttura mostra come l’opera del tempo non possa conformarsi a questa logica così rudimentale. La risposta che le due storie propongono all’enigma dell’esperienza temporale consiste piuttosto nella messa in scena dell’inadeguatezza di quelle due figure schematiche. In quanto libri sul tempo, Peter Pan e Harry Potter raccontano del loro reciproco bisogno, dell’impulso che spinge ciascuno dei due racconti a completarsi nell’altro.

 

L’AUTORE

Niccolò Argentieri si è laureato in Matematica e in Filosofia presso l’Università di Roma Sapienza. Svolge la sua attività di ricerca presso l’Università di Roma Tor Vergata dove, nel 2006, ha conseguito il Dottorato in Filosofia. I suoi interessi riguardano principalmente la fenomenologia husserliana e la scuola neokantiana di Marburgo, con particolare attenzione al tema del rapporto tra l’indagine filosofica e il pensiero scientifico. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo il saggio Matematica e fenomenologia dello spazio: il problema di una Raumlehre nel colloquio fra Natorp e Husserl (nel volume P. Natorp, Forma e materia dello spazio. Dialogo con E. Husserl, Bibliopolis, Napoli 2008).

 

I DETTAGLI

Editore: Bonanno
Collana: Oltre la linea
Anno: 2013
Numero di pagine: 144
ISBN: 978-88-7796-950-7